L’ipogeo Kolymbethra - Porta V è un percorso sotterraneo, scavato interamente dall’uomo risalente al V sec. a.C., aperto alla fruizione del pubblico dall’aprile 2017 grazie alla sinergia tra l’associazione Agrigento Sotterranea Onlus e il FAI.
Questo ipogeo è caratterizzato da uno sviluppo planimetrico di circa 185 metri, con un dislivello di circa 11 metri.
Questo suggestivo percorso ha un agevole accesso all’interno del giardino della Kolymbetra, con una seconda facile uscita in prossimità della Porta V.
Lo sviluppo dell’Ipogeo, semplice e facilmente percorribile, è intervallato da due pozzi verticali, uno nei pressi della biglietteria della Kolymbetra (da cui possibile entrare e uscire); ed un secondo sul pianoro calcarenitico su cui è stato edificato il Tempio dei Dioscuri, costituito da un pozzo verticale a sezione rettangolare e profondo circa 10 metri.
Questo ipogeo è caratterizzato da uno sviluppo planimetrico di circa 185 metri, con un dislivello di circa 11 metri.
Questo suggestivo percorso ha un agevole accesso all’interno del giardino della Kolymbetra, con una seconda facile uscita in prossimità della Porta V.
Lo sviluppo dell’Ipogeo, semplice e facilmente percorribile, è intervallato da due pozzi verticali, uno nei pressi della biglietteria della Kolymbetra (da cui possibile entrare e uscire); ed un secondo sul pianoro calcarenitico su cui è stato edificato il Tempio dei Dioscuri, costituito da un pozzo verticale a sezione rettangolare e profondo circa 10 metri.
Imbocco della cavità ubicata sul versante settentrionale della Kolymbetra
Particolare degli ambienti interni del ramo settentrionale della cavità
Planimetria della cavità
Sezione della cavità
Durante l’escursione all’interno dell’ipogeo si gode di un ambiente fresco e asciutto. Anche se la temperatura interna e il grado di umidità variano in relazione alle condizioni climatiche esterne, generalmente le stesse si mantengono pressocché costanti.
L’ipogeo, per buona parte del suo andamento, si presenta “fossile”, ovvero senza presenza d’acqua. Nel tratto finale si ritrovano concrezionamenti attivi, che testimoniano presenza di acqua e rendono – se possibile – questo particolarissimo ambiente di una bellezza unica.
Lame di carbonato di calcio rivestono le pareti, trasformando le pareti calcarenitiche in un paesaggio tipico di grotta.
Si possono osservare tracce lasciate sulle pareti durante l’antico scavo, le tecniche per la realizzazione della cavità, come veniva illuminato.
L’ipogeo, per buona parte del suo andamento, si presenta “fossile”, ovvero senza presenza d’acqua. Nel tratto finale si ritrovano concrezionamenti attivi, che testimoniano presenza di acqua e rendono – se possibile – questo particolarissimo ambiente di una bellezza unica.
Lame di carbonato di calcio rivestono le pareti, trasformando le pareti calcarenitiche in un paesaggio tipico di grotta.
Si possono osservare tracce lasciate sulle pareti durante l’antico scavo, le tecniche per la realizzazione della cavità, come veniva illuminato.
La visita all’interno dell’ipogeo è un viaggio nel tempo e nella storia che vi riporterà indietro di 2,500 anni.
La visita è aperta a tutti, grandi e bambini, purchè equipaggiati di grande curiosità ed interesse e pronti ad intraprendere un viaggio magico e misterioso all’interno di una valle che non ti aspetti ma che ti rapirà per sempre il cuore.
La visita è aperta a tutti, grandi e bambini, purchè equipaggiati di grande curiosità ed interesse e pronti ad intraprendere un viaggio magico e misterioso all’interno di una valle che non ti aspetti ma che ti rapirà per sempre il cuore.
Imbocco del pozzo con, sullo sfondo, il Tempio dei Dioscuri
Particolare degli ambienti interni della cavità